Alla proposta di legge dei Grillini sul taglio degli stipendi ai parlamentari, il PD rimanderà….. a dopo il Referendum.
Bastaunrinvio, per mettere spudoratamente al riparo o provarci, la campagna referendaria di Matteo Renzi & C. basata proprio sul “taglio dei politici” e dei loro costi.
Era prevedibile, era risaputo e scontato, la CASTA Politica non aveva, non ha e non avrà nessun vera intenzione di tagliarsi gli stipendi, i costi ed i privilegi.
Beppe Grillo in un post ha invitato i cittadini per martedì 25 Ottobre 2016 a Montecitorio, ha fatto si che i palchetti possano essere tutti occupati per assistere all’ennesima farsa del Governo Renzi, quando dovranno avere la sfacciataggine di trovare scusanti per rinviare la seduta.
Dal Blog di Grillo si legge : “Venite venite che lo spettacolo sta per iniziare” in Aula arriva la proposta di legge a firma di Roberta Lombardi, che prevede un taglio draconiano – del 50 per cento – degli stipendi dei parlamentari e dei rimborsi per “spese telefoniche e viaggi e martedì prossimo a Montecitorio, gli spalti saranno stracolmi di attivisti pentastellati. ”. Ma sappiamo già che si alzerà il capogruppo del Pd o chi per lui, e chiederà senza pudore, il “rinvio del provvedimento in commissione”, con quello che in gergo parlamentare viene chiamato un voto procedurale. La motivazione, del capogruppo o di chi per lui: “Occorre rinviare in commissione il testo perché non sono stati discussi gli emendamenti”. Il che, tradotto, significa che se ne riparla dopo il referendum del 4 dicembre.
“Uno spettacolo del genere meriterebbe di essere visto in diretta da tutti i cittadini” purtroppo non puo’ essere cosi’, ma di certo verrà ben documentato.