Turismo : L’Italia é solo al 5° posto
Piú turisti al Nord che al Sud . Dati sconvolgenti .
Il Bel Paese , la Dolce Vita , il Mare , il caldo sole giallo primaverile , i monumenti Storici e una cucina sproporzionatamente migliore delle altre , checché se ne dica di quella Francese . Sulla carta siamo di un’altra categoria .
Eppure siamo solo quinti al mondo . Una Ferrari senza benzina con pneumatici forati . Ma Perché ? Scopriamolo .Cifre in Milioni di Turisti all’anno
Nonostante il trend sia in crescita , sempre più persone viaggiano per il mondo, l’Italia non riesce ad esprimere a pieno il suo potenziale. Addirittura la Cina ci ha sorpassati , grazie ad investimenti mirati su trasporti, infrastrutture ed istruzione stanno generando ricchezza , e ne genereranno per molto tempo . Risultati che trenta anni fa sembravano lontani anni luce per gli Asiatici , oggi grazie anche al turismo sono una realtà Mondiale , che continua ad investire ed a migliorarsi .
Invece per Spagna e Francia il Business turismo é troppo redditizio per essere lasciato al caso e sono, per investimenti ed organizzazione ,ancora avanti meritatamente , anche se non abbiamo nulla da invidiare , anzi…
Se il Governo Italiano non prenderà serie decisioni soprattutto al Sud , la situazione puó solo che peggiorare .
Altro che allarmismo : Il dato che sconvolge è purtroppo evidente.
Il Sud Italia comprendendo le isole , non riesce ad attirare oltre il 12,3% dei 5o.7 milioni di turisti che in un anno passano per il Bel Paese:
Nord-Ovest, 22,5%
Nord-Est, 37,5%
Centro, 27,7%
Sud, 6,5%
Isole, 5,8%
(Dati ENIT)
Vere e proprie Perle del Mediterraneo intrinseche di Storia . Piccoli borghi che hanno ancor i profumi del 900 , potenzialmente in grado di ospitare vagonate di facoltosi stranieri , desiderosi di andare oltre il Colosseo e Venezia . Sono tristemente costretti a vedere i propri figli scappare nel grigiore pallido del Nord Italia o Europa . E doversi accontentare dalle briciole lasciate dai turisti più impavidi e coraggiosi , che dinnanzi a scempi nazionali come Treni ed Autostrade , rischiano la propria incolumità per ammirare quei pochi posti del Sud noti al grande pubblico veri e propri paradisi in Terra dai quali non vorrebbero più andare via .
Disastri generati da Governi che nel tempo hanno relegato sempre quattro spicci al Sud , lasciati gestire sempre ai soliti amici degli amici , per clientela e voto di scambio. Privi di progettualità e meritocrazia , il Sud sta perdendo l’opportunità di riqualificarsi come calamita turistica . Anche con la complicità di chi non ha il coraggio di cambiare .
Avino Antonio